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Google Logo Real

Se la gente parla male di te: fai come Google, sarà il futuro a rispondere.

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Continua la nostra scia di articoli aventi come topic i movimenti, in ambito B2B e B2C, di Google.

Il colosso californiano è in una chiara fase di rinnovamento e tra i social media, la gente non ha tardato a condividere le propria opinione. Forse anche in balia del trend.

Ricordiamo intanto che in quanto a progetti e news – che si rivelino di successo o pseudo-fallimentari – una cosa è certa: Google dimostra di essere un’azienda resiliente e non ha paura di provare. Questa è una virtù chiave per chi fa business. Il fallimento, che siano aziende o singole persone, dev’essere parte del successo.

Dove vuole arrivare?

Se hai perso il nostro precedente articolo su Google: abbiamo parlato del rebranding di G Suite, ora Workspace e dei suoi cambiamenti pratici e grafici, quest’ultima è forse la parte che ha fatto più scalpore tra i social media.

I nuovi logo (o loghi) dei prodotti per la produttività e collaborazione hanno dato vita ad un micro-trend virale. Utenti da tutto il mondo condividevano la loro disapprovazione per il nuovo stile, giudicato “confusionario” tra i social.

C’è da dire però da dire che, in quanto ad awareness, hanno avuto un grande successo. Quindi sorgono spontane delle domande anche banali:

Che fosse tutto voluto? Se si, a quale prezzo? Qualora tutto questo trambusto fosse già stato messo in conto, riuscirà la discussione negativa sui loghi a svanire, lasciando solo il ricordo del rinnovo, spesso sinonimo di upgrade?

Nonostante i commenti, i pro e i contro, BigG non sembra essere intenzionato a tornare indietro.

Google sceglie di andare all-in con Pay e Plex.

Invece di tornare indietro sulle proprie decisioni, annuncia anche il nuovo design della piattaforma di portafoglio digitale e sistema di pagamento online, meglio nota come Google Pay.

Adesso la forma base del logo è più distinguibile. Basterà a calmare i commenti negativi?

Un cosa è certa, basta con domande irrisolte; attendiamo una mossa che giustifichi gli sforzi dell’azienda.

Intanto la novità di Google Pay non arriva da sola.

L’azienda californiana infatti ha precedentemente stretto accordi con 11 banche per lanciare un nuovo modello di banking online chiamato Google Plex integrato alla rinnovata app Google Pay.

Questi conti bancari mobile-first non avranno commissioni mensili, addebiti per scoperto o saldi minimi.

Le banche saranno proprietarie dei conti ma l’app Google Pay sarà il canale principale per la gestione di questi conti. Verranno integrate anche funzionalità che sfruttano punti, premi e sconti all’interno dell’app: funzionalità già testate ed offerte da molte banche.

Il coraggio di Google è dovuto ad un istinto di sopravvivenza?

Tornando al passaggio da G Suite a Workspace, anche questo non sembra essere stato fine a se stesso.

In maniera silenziosa, Google sta togliendo ai propri utenti la possibilità di avere uno spazio di archiviazione foto illimitato. Adesso limitato a 2 TB oppure 5 TB, lo spazio di archiviazione illimitato rimarrà disponibile solamente attraverso il reparto sales di Google.

In un tentativo di diversificare la propria dipendenza di entrate dalle attivitá di advertising, Google ha fatto dei grandi movimenti in vari settori.

Tra le big moves troviamo:

  • Il nuovo pacchetto di Google Play Pass e l’acquisto della piattaforma di gaming Stadia.
  • La vendita e lo sviluppo degli smartphone Pixel ed il nuovo servizio in abbonamento che offre telefono e rete wifi firmati Google Fi.
  • L’aumento del costo dell’abbonamento a YouTube.
  • Il cambio dello spazio di archiviazione Google Foto da illimitato a limitato e le nuove interessanti funzionalità di Google One. Le due news sembrano congruenti, suggerendo una tattica per invogliare ad abbonarsi a One.

Tutto questo sembra suggerire 3 cose:

  • Google cerca di dipendere meno dalle entrate del reparto advertising, anche per evitare di avere debolezze contro i competitors più agguerriti.
  • Il modello di business incentrato sugli abbonamenti sembra piacergli.
  • Google ama sperimentare nuovi hardware, servizi e customer experiences.

Nel frattempo, non si fermano investimenti e partnership verosimilmente scollegate tra loro, come lo sviluppo di un IA in grado di migliorare le previsioni meteo.

Questa, insieme a tante altre idee, esperimenti ed innovazioni firmate Google sono forse i motivi che la rendono una delle società più interessanti e all’avanguardia dei nostri tempi.

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