In questo articolo tratteremo dell’inbound marketing: una metodologia che, in un ecosistema sempre più saturo di stimoli pubblicitari, si è dimostrata un’ottima strategia in grado di intercettare la domanda e non di interromperla.
Con l’avvento delle nuove tecnologie, grazie ai media digitali il numero di stimoli pubblicitari è aumentato drasticamente. Oggi il consumatore ha a disposizione migliaia di informazioni sui prodotti presenti sul mercato. Quello che non è aumentato è il tempo e l’attenzione che sono appunto risorse scarse.
Il marketing tradizionale ha il vantaggio di comunicare a milioni di persone che però, spesso, non sono pronte per acquistare quel determinato prodotto. Anzi, spesso la pubblicità non supera la soglia di attenzione selettiva dei consumatori e quindi viene completamente ignorata.
E se ci fosse un metodo per fare in modo di ottenere la piena attenzione da parte degli utenti in modo da non sprecare budget pubblicitario, tempo e risorse?
L’inbound marketing a questo proposito non si prefigge di comunicare con un pubblico determinato a priori ma decide di comunicare solo a coloro che in quel momento hanno bisogno del prodotto.
Dunque la strategia consiste nel identificare il tuo consumatore tipo, costruire dei contenuti che condividano un valore con lui e farti trovare nel momento in cui avrà bisogno del tuo aiuto.
E’ proprio questo il fulcro dell’inbound marketing; nel momento in cui un utente cerca su un motore l’azienda che sposa l’inbound sarà pronta a farsi trovare offrendo contenuti di qualità in modo da informarlo e canalizzarlo alla proposta più consona per quella specifica necessità.
In questo modo tutti coloro che cercheranno il tuo prodotto saranno chiaramente interessati a ciò che dirai, proprio perché non li stai ne disturbando, ne interrompendo… Anzi! Li stai aiutando.
Marketing dell’interruzione (tradizionale) contro il marketing dell’aiuto (inbound). È questa la sfida.

La comunicazione non è più unidirezionale ma two way simmetric, che prevede dunque un dialogo tra consumatore e azienda e non pubblicità invasive senza possibilità di interazione. La comunicazione è costruita appositamente per soddisfare le esigenze del cliente.
Gli asset che segue l’inbound sono:
- Un buon posizionamento nella SERP e dunque nei motori di ricerca in modo da essere trovati facilmente.
- Creare valore e contenuti che stuzzichino gli utenti avvicinandoli al business.
- Rafforzare la presenza sui social ottenendo autorevolezza e credibilità indispensabile per ottenere una amplificazione volta alla diffusione del brand.
Di conseguenza gli output sono:
- Un tasso di conversione più elevato rispetto al marketing tradizionale in quanto il target è molto più profilato e pronto all’acquisto.
- Relazioni con i consumatori solide e durature.
- Un ritorno sull’investimento maggiore sia per le modalità promozionali
- Più controllo sul ritorno sull’investimento in quanto si utilizzano canali in cui è possibile tracciare ogni singola vendita.
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